Cose che accadono quando si cambia un pannolino

1. Il pannolino può essere cambiato x tre ragioni:
a) xchè lo dice la mamma;
b) xchè lo dice la suocera;
c) xchè il bimbo ha cagato.

Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticità. 
Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda. 
Di solito accade così.
La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un pò e dice con voce gaia e piuttosto cretina: "E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino? Cosa ha fatto l'angioletto?". Poi va nel cesso e vomita.
A questo punto si può riconoscere il padre di destra dal padre di sinistra.
Il padre di destra dice: "Che schifo!" e chiama la tata.
Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare.

2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio.
Il fasciatoio è un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite x sempre, tra le quali la
giovinezza.
Comunque è studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino.
Far star fermo il bambino su quel piano è come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. 
E' fondamentale non distrarsi mai. Il neonato medio non è in grado quasi di girarsi sul fianco, ma è xfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giù dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello; pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua. Dunque, tenere ben ferma la trota e sperare in bene.

3. Una volta spogliato il bambino appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso". 
E' il momento della verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre.
La zaffata è impressionante.
E' singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine.
Cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant'è, non c'è niente da fare. O meglio, si inventano tecniche di sopravvivenza. 
Io, ad esempio, mi sono convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt. Fateci caso. Se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate è più difficile. Ma senza guardare ... 
Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt ... sento odore di merda.

4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina. 
Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe; le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa si stare appesa come un idiota, da uno strattone.
Se non vi cade, riuscirà comunque a spargere un pò di cacca in giro.
Tamponate ovunque con le salviettine profumate. 
Ritirate su il pollo e con un rapido gesto pulite il sedere del bambino. 
Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo.
A questo punto la vostra condizione è: nella mano sinistra, un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio; nella mano destra, una bomba chimica.

5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe x terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande x l'aria. 
Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra x detergere a fondo e poi passate all'olio.
Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giù verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da lì spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La sera ne troverete traccia nelle mutande e nei calzini.
Completamente lubrificati, passate alla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la majonese Calvè e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro x giacca, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito. Ed è in questo momento che il bambino fa pipì.

6. Il bambino non fa pipì a caso. La fa sul vostro maglione. 
Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giù dal fasciatoio. 
Ritirate su la trota e non raccontate alla mamma l'accaduto.

7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual è il lato davanti (di solito c'è una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli).
Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema è stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. 
Sì, ma quanto si chiude?
Così è troppo stretto, così è troppo largo, così è troppo stretto, così è troppo largo. 
Si può arrivare anche ad una ventina di tentativi. 
E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo.
Giustamente manifesta una certa delusione, cioè inizia a gridare come un martire durante una scorticazione. 
Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore.

8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino. 
E' questo il momento dei poussoirs.
Quando Dio cacciò gli uomini dal paradiso terrestre disse: "Partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoirs".
X chiudere un poussoir bisogna avere: un grandissimo sangue freddo, una mira eccezionale ed culo della madonna. 
Il numero di poussoirs presente in una tutina è sorprendente e, perfidamente, DISPARI.

9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito, ma ... vi ricordate di avere dimenticato il borotalco. Il culetto si arrossirà.
Pensate ai bambini in Africa e concludete: "Si arrossirà? E che sarà mai". 
Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma.
Lei Vi chiederà: "L'hai messo il borotalco?". Voi direte: "Sì" con convinzione.

10. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis della durata di cinque sets giocata il 26 Luglio alle ore 12.30.
Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso. X almeno tre ore è convinto di avere la nobiltà d'animo di Madre Teresa di Calcutta.
Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un pò di destra.
Alcuni si spingono fino a consultare lo 'Speciale Decappottabili' su Gente & Motori. 
Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde ... mettono giù.
Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano. 
In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.

 

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